Trionfo Toronto, applausi Columbus: l’analisi tattica

Toronto vola in finale ma soffre tanto, tantissimo per avere la meglio dei Columbus Crew che si rivelano una tra le squadre più organizzate tatticamente di tutta l’MLS. Giovinco e Altindore rientrano dalla squalifica e aumentano esponenzialmente in fisicità e creatività il peso specifico offensivo del TFC mentre osservati speciali dei Columbus i 3 assortiti e simbiotici chiamati Higuain Meram e Kamara.

Classico 3-5-2 Toronto ed intelligente quanto azzeccato 3-4-2-1 per i Columbus; Coach Berhalter infatti decide di fare densità centralmente, togliendo spazi e quindi ossigeno a Giovinco e soprattutto Vazquez, autentica arma micidiale in zona di rifinitura e capace sempre di muovere la linea difensiva creando soluzioni di attacco per compagni e capace di inserirsi sulle palle di fuori dentro ( passaggio laterale e poi cross o traversone).

Approccio: entrambe le squadre decidono di iniziare giocandosela a viso aperto, ne conseguono 25 minuti belli e ricchi di ribalatamenti.. un paio di situazioni potenziali per Toronto ed una per i Columbus in ripartenza ma è dal 20esimo al 25esimo che la partita e quindi la finale può cambiare.

Thriller phase- 20esimo minuto: ottima ripatenza dei Crew, Higuain serve nello spazio Kamara che attira su di se l’ultimo difensore e serve un assist da mille e una notte per Meram che però perde il tempo di giocata controllando una palla di destro invece che di interno sinistro permettendo a Bradley (eroe) di recuperare quel secondo vitale per salvare un gol certo. Nemmeno il tempo di metabolizzare l’errore ed ecco i il rigore per Toronto ..ma c’è il primo errore di Vazquez dagli undici metri.

Qui la partita si spegne ed il ritmo si abbassa per il doppio spavento, inizia a sentirsi il peso della posta in palio e i minuti che scorrono aumentano incertezze e limitano le giocate offensive.

Gli esterni di Toronto, solitamente abili nel tempo di inserimento e bravi nell’appoggiare l’azione vanno a sbattere appena provano a rifornire Giovinco o Altidore, ci provano allora con gli 1v1 ma con scarsi risultati. Dall’altra parte i Columbus mostrano una grande capacità di smarcamento preventivo con Higuain e Kamara sempre in posizione di ricezione orientata per una transizione offensiva che spesso costringe Osorio e Bredley a delle rincorse epiche per evitare il peggio. Primo tempo che si spegne con Toronto che rimette fuori la testa senza però arrivare alla conclusione.

La Svolta – Al 60esimo il gol partita: punizione per il Toronto, Bono opta per il lancio lungo alla ricerca di Altidore che cerca di deviare la sfera, il suo marcatore William segue l’uomo senza valutare la traiettoria della palla. Qua l’errore difensivo con la sfera che rimbalza a terra e la linea difensiva costretta ad abbassarsi per assorbire il movimento di Giovinco che conquista palla e la difende alla grande, nello spazio che si crea tra i due reparti dei Columbus penetrano prima Vazquez e poi Altidore i quali, dopo il tacco di Giovinco, chiudono una triangolazione pregevole che porta l’attaccante a realizzare il gol con un preciso diagonale. Tripudio sugli spalti ed entusiasmo coinvolgente dei 30mila del BMO!!

Poi le super chances per i Columbus, la prima sugli sviluppi di un corner sprecata malamente da posizione favorevole e la seconda clamorosa su cross dalla destra con 2 giocatori che mancano l’appuntamento per centimetri.

Vince Toronto, di sicuro la squadra più forte, di sicuro la squadra con l’identità di gioco migliore e con tanti giocatori in grado di creare superiorità numerica, che quando anche non brillano risolvono la partita in proprio o dialogando come stasera. Davvero complimenti ai Columbus Crew perché con un po’ piu precisione e determinazione potevano riuscire nell’impresa di sbancare Toronto.

La chiave Tattica: il 3-4-2-1 dei Columbus ha messo in discussione tutte le certezze e gli automatismi della squadra di Vanney; i 2 centrocampisti centrali non dovevano occuparsi di togliere tempo e spazio alla fonte di gioco di Toronto (Bradley) che veniva contrastato a turno dalle due mezze punte ed a volte da Kamara, così facendo potevano concentrarsi dell’assorbire i movimenti di Vazquez e Giovinco tra le linee lasciando i due difensori centrali in superiorità con Altidore. Bene anche i due terzini che stringendo molto creavano una sorta di rete quasi impenetrabile.

Toronto a mio avviso doveva sfruttare meglio i due quinti(esterni) di centrocampo e creare con Giovinco e Vazquez più 2v1 sull’ esterno vista la densità interna creata dagli avversari.

Sono mancate sovrapposizioni sull’out di destra dove c’era più spazio ed è mancata un po’ di velocità nella manovra , componente fondamentale quando devi trovare spazi con una squadra chiusa cambiando gioco da una parte all’altra del campo.

di Federico Turriziani – Head Coach a Niagara Falls


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