Tra i pali della MLS: Steffen, l’ultimo baluardo dei Columbus Crew

di Davide Antonioli

La stagione MLS è finalmente arrivata al suo culmine, sono partiti i playoff e da qui in avanti ogni partita, ogni giocata, può risultare decisiva. Nelle ultime settimane sono risaltate particolarmente le prestazioni di un giovane estremo difensore classe ‘95: Zack Steffen, portiere dei Columbus Crew.

Steffen è cresciuto calcisticamente nella University of Maryland, per poi trasferirsi a fine 2014 in Germania, al Friburgo. Qui non va oltre il ruolo di terza scelta della prima squadra e nel 2016 torna negli States, e in particolare viene scelto dalla franchigia dell’Ohio dove, chiuso dall’inamovibile titolare Steve Clark, viene inviato in prestito ai Pittsburgh Riverhounds in USL. A fine stagione però i Black & Gold non rinnovano il contratto al titolare e puntano su di lui.

All’inizio la scelta non sembra troppo convinta in quanto coach Berhalter, durante il training camp, dichiara aperta e incerta la competizione per il ruolo di titolare dei Crew tra Steffen e Brad Stuver, già backup di Clark, con la dirigenza che alimenta i dubbi, dichiarando a più riprese di non escludere un intervento sul mercato per tesserare un portiere più esperto. Alla fine della pre-season Steffen si guadagna i gradi di titolare e inizia la stagione tra la curiosità dei tifosi verso il proprio nuovo numero 1.

La prima parte di stagione è buona, ma non eccezionale, costellata da molte parate spettacolari, che evidenziano l’agilità e l’atletismo del ragazzo, ma anche da qualche errore grossolano. Con il passare delle giornate la sicurezza del giovane portiere aumenta e di conseguenza anche le sue prestazioni. Il culmine di questa crescità arriva al Knock-out round dei playoff contro lo spumeggiante attacco degli Atlanta United del Tata Martino, parso fino a quel momento una macchina inarrestabile. Uno 0-0 scoppiettante, a dispetto del risultato, con pali colpiti, occasioni sprecate e soprattutto una serie di parate strepitose dei due portieri in campo: il veterano Brad Guzan di Atlanta e il rookie di Columbus.

A fine partita, il più decisivo sarà proprio il giovane portiere dei Crew, in grado di respingere due dei rigori dei rossoneri e di spingere la squadra dell’Ohio in semifinale di Conference. In un periodo pieno di dubbi in casa Crew, con il rischio di relocation ad Austin, la squadra può ancorarsi ad alcune delle sue certezze. L’estro di Federico Higuain e Justin Meram e la solidità del proprio portiere.

Steffen può ritenersi un osservato speciale anche in chiave Nazionale, di cui ha vestito la maglia a livello giovanile. Dopo la debacle nelle qualificazioni Mondiale, per la nazionale a stelle e strisce si aprirà un periodo di rifondazione e vista la giovane età, Steffen è tra i più seri candidati (con Bill Hamid, fresco di trasferimento in Europa e Ethan Horvath) a raccogliere la pesante eredità di Tim Howard.


Facebook Comments