MLS, Columbus Crew minaccia: nuovo stadio o trasferimento a Austin

Una minaccia nemmeno troppo velata scuote la MLS nella settimana più complicata del calcio americano da diversi anni a questa parte: i Columbus Crew – uno dei team presenti fin dall’inizio nella lega americana – hanno minacciato di spostarsi dall’Ohio ad Austin, in Texas. La comunicazione ufficiale dovrebbe arrivare direttamente dal proprietario Anthony Precourt, stufo dei tira e molla burocratici per lo sviluppo di un nuovo stadio.

Se non arriverà l’ok per un nuovo impianto nella Downtown cittadina, Precourt dichiarerà la propria intenzione di spostare la franchigia in Texas andandosi ad aggiungere a Houston Dynamo e FC Dallas.

“Abbiamo incontrato la proprietà un mese fa per discutere il loro progetto stadio e studiare tutte le idee per i nuovi impianti in Columbus – ha commentato Alex Fischer, presidente e CEO del Columbus Partnership -. Quei discorsi però si sono chiusi perché la proprietà era in conversazioni avanzate con diversi leaders ad Austin per spostare la squadra là con un nuovo stadio. Martedì in conferenza annunceranno la volontà di proseguire i discorsi in Columbus, pur avendo un accordo di massimo con le aziende in Texas per il nuovo progetto”.

Se Precourt sposterà la franchigia ad Austin, per il 2019 e 2020 la squadra giocherà in uno stadio temporaneo, per poi spostarsi nella nuova casa dal 2021.

Il MAPFRE Stadium, attuale casa dei Columbus Crew, fu il primo stadio specifico per il calcio negli Stati Uniti, ultimato nel 1999. Oggi però è decisamente arretrato rispetto a molti altri impianti della lega e l’acquisto della franchigia da parte di Precourt nel 2013 prescindeva anche dalla possibilità di spostarsi in un impianto più moderno in centro. Quattro anni dopo la situazione è ancora bloccata. Intanto ad Austin, Texas a dicembre 2017 e giugno 2018 i cittadini voteranno sulla possibilità di avere uno stadio in città.


 

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