Spinto dall’entusiasmo del pubblico di Cincinnati FC ho visto alcune partite dei ragazzi dell’Ohio. La squadra che ricordiamo gioca in USL (United Soccer League) e che ha raggiunto le semifinali della US Cup, perse poi ai tempi supplementari dai New York Red Bulls, ha degli elementi da seguire. Uno tra tutti a mio avviso è Harrison Delbridge.

Centrale difensivo australiano, mancino classe 92 e in possesso della green card, è a mio avviso uno dei pilastri della squadra. La sua migliore qualità è il senso della posizione. Alcune volte rischia l’intervento invece di accompagnare l’attaccante ma la sua fisicità (alto 193 cm) lo aiuta parecchio negli interventi. Nonostante l’altezza, potrebbe rendere di più nel gioco aereo. In una squadra con un gioco più europeo lo si potrebbe inpegnare pure come terzino sinistro ma resta sempre un centrale.

Sa impostare bene il gioco,  sa leggere bene le varie situazione e ha un lancio di 40 metri che gli permette di far cambiare gioco alla squadra. Questo lo aiuta molto in campo. Ha giocato pure per i Sacramento Republic con cui ha vinto una USL Cup e per la seconda squadra dei Timbers. Meriterebbe una chance in MLS.


 

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