Minnesota United, qualcosa è davvero cambiato
L’inizio di stagione di Minnesota ha fatto storcere il naso a tutti. I Loons, più che una squadra di calcio, ricoprivano il ruolo di vittima sacrificale da dare in pasto ai propri rivali. E i numeri, di certo, non hanno aiutato.
Il pessimo inizio – Esordio da incubo al Providence Park di Portland. La squadra di Diego Valeri fa quello che vuole con i novellini del nord e il risultato finale è un pesante 5-1. Decisamente più doloroso è stato l’esordio al TCF Bank Stadium contro l’altra neonata franchigia degli Atlanta United. Sfida abbordabile ed equilibrata, almeno sulla carta, si è rivelato un vero e proprio massacro per i ragazzi di Heath. I rossoneri del Tata Martino hanno voluto dare sin da subito l’impronta al match e, tra un fiocco di neve e l’altro, i rossoneri hanno rifilato ben sei reti. Nella prima sfida contro i Colorado Rapids, il 2-2 finale ha permesso a tutto l’ambiente delle Twin Cities di passare una notte tranquilla ma il brusco risveglio è arrivato una settimana più tardi contro i New England Revolution. I Revs hanno fatto ricadere Minnesota nell’oblio servendo l’ennesimo pokerissimo. Dopo quattro incontri, e tante figuracce, in molti volevano la testa di Heath come unico colpevole di questo pessimo inizio di stagione. Decisamente negativo se paragonato con quello dell’altra neo-nata franchigia Atlanta. I rossoneri nel frattempo registravano due vittorie, un pareggio e una sconfitta.
La svolta – Poi qualcosa deve essere scattato. Il punto di svolta arriva il 2 aprile 2017. Un giorno dopo l’april fool’s day (pesce d’aprile), quasi a significare la fine degli scherzi. Al TCF Bank Stadium una doppietta di Christian Ramirez e i gol di Johan Venegas e dell’uomo franchigia di inizio stagione Kevin Molino esaltano i grandi fans di Minnesota, sempre presenti in gran numero alle uscite della squadra dello loro città, con la prima vittoria nella storia della MLS. L’esaltazione, leggermente smorzata dal più che prevedibile 2-0 rifilato da Dallas, squadra che hai voglia a fermarla, riprende quota con il buon 2-2 contro gli Houston Dynamo per poi trovare il culmine nell’ultima giornata di campionato. Colorado come squadra di riferimento. Il 4-2-3-1, inizialmente abbandonato e poi ripreso, come grande certezza. Minnesota, il 23 aprile scrive la seconda pagina nella sua personale storia in MLS. Tra le mura amiche arriva la prima vittoria senza subire reti.
“Vorrei giocassimo così per tutta la stagione” questa la speranza di Heath al termine dell’incontro. “Siamo migliorati considerando l’inizio di stagione. Vogliamo continuare a vincere in casa e creare una fortezza inespugnabile”.
L’analisi – Fortezza sì, inespugnabile nì. Le uniche due vittorie in campionato sono arrivate in casa anche se pesa il 6-1 di Atlanta subito all’esordio davanti a 35.000 spettatori. La difesa è il reparto dove vanno riposte le maggiori attenzioni e dove apportare le giuste correzioni. Minnesota, dopo otto incontri, registra la peggiore difesa di tutto il campionato con 24 gol subiti. Tre gol subiti di media a partita non sono il miglior biglietto da visita da presentare agli avversari. “La difesa, fino ad oggi, ha ricevuto molte critiche mentre l’attacco è stato riempito di lodi. Oggi volevo accadesse il contrario. Io e Mark Watson (vice-allenatore n.d.r.) abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva nelle ultime settimane” ha detto Heath. Gli innesti di Burch e Cronin, prelevati via trade dai Colorado Rapids, hanno sicuramente dato quella solidità alla squadra in fase difensiva che nelle prime uscite non si era nemmeno intravista.
Brent Kallman ha disputato una partita di sacrificio con almeno quattro interventi decisivi prima di lasciare il campo per un problema all’anca al minuto 66′. Lui, che veste la maglia dei Loons dal 2013, rappresenta appieno lo spirito richiesto avere per giocare in questa città. Sacrificio ed umiltà. “Ora sto meglio” ha dichiarato il difensore al portale della MLS. “Avrei potuto continuare ma, non essendo al meglio, avrei rischiato di far subire un gol come capitato in Carolina nella scorsa stagione. Ho preferito lasciare spazio ad un compagno più in condizione di me”.
Per l’attacco la nota piacevolissima, nonostante non sia andando in gol nella vittoria contro i Rapids, ha un nome e cognome: Christian Ramirez. Il salto di categoria non ha pesato sulle larghe spalle dell’attaccante californiano. In otto incontri ha messo a segno già cinque reti, molte delle quali decisive. È lui a guidare la classifica cannonieri della squadra davanti a Kevin Molino (3) e Johan Venegas (2).
Grazie ai tre punti ottenuti, ora Minnesota occupa l’ottavo posto nella Western Conference a solo un punto dalla zona playoff. “Sono contento della posizione che stiamo occupando” ha concluso Heath. I Loons, adesso, avranno altre due sfide in casa contro i San Jose Earthquakes e Sporting Kansas City. Heath vuole sfruttare questo buon periodo di forma e capire da questi due incontri dove potrà arrivare la sua Minnesota.
La speranza di tutti i supporters è che Minnesota possa davvero essere la cenerentola del nord. Dopo un inizio da incubo il gran ballo dei playoff, se i risultati continueranno a migliorare, non sarebbe un’utopia ma uno splendido sogno divenuto realtà.
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