MLS: Will Johnson, Trainspotting e gol da orgasmo per Orlando

Una corsa irrefrenabile, nervosa, condita da un sorriso diabolico, loco, pazzo. Nessun discorso sullo scegliere o meno la vita, nessuna fuga dai poliziotti con l’amico Spud, nessuna lode all’eroina, solamente un gioia incontenibile da condividere con i propri tifosi: Will Johnson non è Mark ‘Rent‘ Renton, però diamine se ci somiglia! Rasato a zero, è stato fondamentale per l’ennesima vittoria casalinga di Orlando, che tra le mura amiche è riuscita a sconfiggere i Los Angeles Galaxy. Will, campione MLS con Real Salt Lake e Portland Timbers, ha tramutato uno sgangherato lancio difensivo, la classica spazzata delle retrovie, che in terza categoria viene accompagnata dall’urlo ‘Sparecchiaaaa!‘, in un morbido, e violento, colpo d’esterno che si è insaccato sotto l’incrocio dei pali.

Il suo compagno di corsa, per ricevere un po’ di Purple Pride, non è Spud, ma Noce. Antonio Nocerino, che è riuscito a prendere le misure con l’ostica Major League Soccer, si gode il calore del pubblico con il suo capitano. Sì, perché dopo pochi mesi dal suo arrivo, Johnson, veterano MLS, ha conquistato gradi importanti vista l’assenza dell’uomo simbolo, l’ex rossonero Kakà. Una stagione a Toronto, poi la sfida viola, tornato nel suo ruolo, centrocampista, dopo aver giocato, per necessità, terzino, regala uno dei gol più belli di questo inizio di stagione. E il canadese, di gol belli, è uno specialista!

Correva l’anno 2008, e Johnson portava sempre il numero 8 sulle spalle. La maglia, però, era differente: Real Salt Lake, 18 ottobre, Rio Tinto Stadium, Dallas l’avversaria. Limite dell’area, stop di destro, palla che si impenna e bbbum: palo-rete. Gol of the Year per la MLS. Al termine di un rapporto sessuale, Rent, in Trainspotting, pensava: “Non mi sentivo così da quando Archie Gemmill ha segnato con l’Olanda nel ’78”. Sai mai che in America qualcuno inizierà a pensare ai gol di Will Johnson…


 

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