La MLS 2017 entra nell’era Giovinco tra novità e conferme

Appuntamento al Providence Park di Portland, Oregon, casa dei Portland Timbers, della Timbers Army e del folkloristico Timber Joey con la sua motosega e i suoi cookies. La MLS ricomincia con il solito entusiasmo che l’ha accompagnata nella costante crescita degli ultimi anni sotto tutti gli aspetti: quello sportivo, con un numero sempre maggiori di talenti ad infiammare il pubblico; le infrastrutture, che vedranno in Orlando prima e Atlanta poi due nuovi stadi per i Lions e lo United; soldi e pubblico. La novità del 2017, è il numero di squadre, ventidue come l’edizione del campionato con l’ingresso di Atlanta United e Minnesota United, che si contenderanno la MLS Cup vinta dai Seattle Sounders nel 2016.

Il numero di franchigie non sarà l’unica novità nel 2017. Durante la stagione, infatti, verrà sperimentata la VAR (Video Assistant Referee) con la supervisione di un mostro sacro dell’arbitraggio come Howard Webb. Una sperimentazione già iniziata durante la preseason, con tanto di espulsione di Villa. Ma il cambiamento più curioso si avrà in campo. Dopo i primi anni della MLS e la successiva “era Beckham” con l’arrivo di tantissimi campioni affermati ma sul viale del tramonto calcisticamente parlando, la MLS che verrà entrerà ufficialmente nella nuova “era Giovinco”. Un nome che, da italiani orgogliosi, abbiamo cucito noi addosso alla svolta, ma che rispecchia sul campo un cambiamento epocale nel modo di percepire il calcio e i campioni nel campionato. All’uscita di Lampard, Gerrard, Keane e Donovan, non sono arrivati altrettanti nomi forti dall’Europa, nonostante i tantissimi rumors da Schweinsteiger in giù. Anzi, quest’anno gli occhi saranno tutti sul potenziale di ragazzi talentuosi come Miguel Almiron e Tito Villalba ad Atlanta, ma anche su Colman di Dallas o Nikolic dei Chicago Fire. Giocatori nel pieno del loro potenziale, come Giovinco ai tempi dell’approdo a Toronto. Se su oltre 70 stranieri acquistati sul mercato, solo una decina sono Over-30, non può essere un caso.

 La spiegazione può essere bilaterale. Da una parte i club e la MLS stessa ha capito che per crescere le squadre hanno bisogno di giocatori di talento nel pieno delle forze e con la capacità di sparigliare le carte, come la Formica Atomica ha fatto dal momento del suo arrivo in Canada. Dall’altra è la conferma della crescita dell’appeal della MLS che, tra solidità e progetti, sta convincendo anche i giocatori più giovani a tentare la carriera a stelle e strisce. I continui record di spettatori tv e allo stadio infranti, segnano il fatto che una “Soccermania” è esplosa davvero, e questa potrebbe essere la volta buona. Già oggi è la sesta lega più seguita al mondo per numero di spettatori, e Atlanta – che attende 50mila persone all’esordio casalingo – è destinata ad alzare la media.

Parlando di conferme, toccherà al campo darle, partendo con la caccia al titolo dei Seattle Sounders. Le franchigie della Eastern Conference dovranno dimostrare di aver ridotto il gap con quelle della Western che da 8 anni alzano la MLS Cup. I Sounders con il ritrovato Dempsey e Lodeiro, oltre a Jordan Morris e chissà un giorno Keisuke Honda, ma anche i LA Galaxy con l’ex Marsiglia Alessandrini e Jermaine Jones in mezzo, vogliono fare sul serio, così come Dallas – che si è qualificata per la semifinale di CONCACAF Champions League – vorrà confermare l’ottima stagione 2016. I Portland Timbers campioni nel 2015 e flop la scorsa stagione, vorranno rifarsi guidati da Valeri e Fanendo Adi, mentre Minnesota – senza DP – è un’incognita, in una lega dove però può succedere di tutto come hanno dimostrato i Colorado Rapids la scorsa stagione.

A est, invece, i fari tricolori saranno puntati sui nostri connazionali. Se Tornaghi difenderà ancora i pali di Vancouver a ovest, sulla costa atlantica Giovinco, Pirlo, Nocerino, Donadel e il fresco di rinnovo Mancosu si daranno battaglia per contendere il titolo di Conference ai NY Red Bulls che quest’anno hanno varato ufficialmente la linea verde che qualche perplessità ha destato tra i propri tifosi, soprattutto dopo l’eliminazione dalla Champions ad opera dei Whitecaps.

Insomma, di motivi per guardare un calcio diverso e in grande crescita ce ne sono, ma quello che non mancherà mai sarà lo spettacolo. Se non altro per gli stadi pieni che in Italia sono ormai un miraggio. Noi italiani potremo seguire la MLS in tv grazie alle dirette settimanali di Eurosport, ma potrete rimanere informati su quanto accade Oltreoceano seguendoci qui o sui nostri canali social. E se volete, abbiamo pure il FantaMLS per non farci mancare nulla.

Buona MLS a tutti!


 

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