NASL, i NY Cosmos rafforzano l’anima italiana: Diamanti e Barzagli

La dirigenza dei NY Cosmos accoglierà tifosi ed appassionati nel corso di un evento organizzato nel ristorante Gargiulo di Coney Island. Si tratta di una manifestazione organizzata con la Brooklyn Chamber of Commerce e la Alliance for Coney Island, a cui presenzieranno il nuovo proprietario del club, Rocco Commisso, l’allenatore e direttore sportivo, Giovanni Savarese, ed alcuni giocatori-simbolo, in primis Amauri e Mancini.

La dirigenza non nasconde che, nonostante la natura popolare dell’evento, l’obiettivo primario sia quello di convogliare quanto più possibile l’attenzione di tutti i club italiani e dell’intera comunità italoamericana, con particolare attenzione a quelle di Brooklyn e Staten Island. Dal primo aprile (contro il Miami di Nesta) la squadra esordirà infatti nello stadio dei Brooklyn Cyclones sulla promenade di Coney Island.

Da settimane, Joe Barone – responsabile della crescita del settore giovanile e incaricato dei rapporti con la comunità italoamericana – è impegnato in una serie di incontri con l’intenzione di invogliare gli italiani ad abbracciare il progetto-NY Cosmos in virtù del certificato di nascita del nuovo proprietario, italoamericano fiero delle sue origini e super tifoso della Juve. Barone ha incontrato i soci del club Niccolò van Westerhout (molesi di Carrol Gardens), ma anche quelli di Gioiosa Marina (città da cui emigrò Commisso a 12 anni), del Pozzallo Social Club e dei ragusani. Nei prossimi giorni, l’iniziativa verrà estesa ad altre associazioni, dopo il rientro della squadra dalla Repubblica Dominicana dov’è in preparazione pre-campionato.

L’idea è di rafforzare la matrice italoamericana dei NY Cosmos. Commisso e Savarese (che è italovenezuelano) sanno bene che il pubblico italiano sarebbe fortemente attratto da una presenza italiana sul campo. È un periodo comunque difficile per la campagna acquisti, perché a campionati europei in pieno svolgimento non esistono giocatori di calibro disponibili. Sebbene Savarese e la dirigenza dei NY Cosmos non commentino indiscrezioni, dall’Italia il mondo dei procuratori si è sbottonato su due nomi considerati dai NY Cosmos, quelli di Alessandro Diamanti e Andrea Barzagli, mentre l’ipotesi Cassano è tramontata.

Il primo (classe 1983) indossa la maglia del Palermo, è in buona condizione fisica, sebbene reduce da una serie di esperienze non brillanti in termini realizzativi: dalla Cina, alla Fiorentina, dal Watford all’Atalanta. In ultimo, un impedimento significativo – secondo quanto riportato dall’Italia – è la richiesta di una buonuscita alla società rosanero, complicata dal passaggio di proprietà di queste ultime ore.

Il discorso per Cassano ha avuto toni diversi. Sebbene anche qui i NY Cosmos non commentino, tra gli addetti ai lavori italiani circolano due voci rimarchevoli: Fantantonio non è in forma ed è un giocatore complicato per gli equilibri di spogliatoio. Con probabilità sono state queste informazioni a far decidere Savarese di non avanzare neppure l’offerta. Del resto lo stesso Cassano ha già rifiutato il trasferimento a Palermo, Pescara, Crotone ed Entella. In primis, l’ex giocatore della Samp si considera ancora da prima fascia di Serie A, ed anche perché poco incline a trasferire Oltreoceano la famiglia.

Più concreta la pista Barzagli. Chiaro che sia un’operazione molto complicata. Non solo perché il centrale bianconero dovrebbe dire praticamente addio al calcio a grandi livelli, ma soprattutto perché il difensore ha ancora un contratto che lo lega alla Juventus fino al 2018, dunque un altro anno e la stessa Juve farebbe fatica a svincolare con dodici mesi d’anticipo un giocatore della sua importanza.

Commisso è quindi propenso a mettere in secondo piano l’aspetto dell’ingaggio (per ambedue i giocatori siamo sull’ordine del milione di dollari) pur di accrescere l’attenzione internazionale sulla squadra, indispensabile alla negoziazione in corso del diritti televisivi. Per i tifosi, lunedì si presenta comunque l’occasione di incontrare il presidente miliardario italoamericano, un uomo che non rifugge dal contatto con l’uomo della strada, tanto che in azienda è noto ai suoi 4.700 dipendenti perché richiede di essere chiamato “Rocco”. Ci sarà anche l’opportunità di incontrare Savarese, tecnico dalle spiccate capacità alla conversazione, e diversi giocatori.

di Paolo Tartamella per America Oggi


 

Facebook Comments