La curiosa storia dei San Francisco Gales di Dick Advocaat
La NASL 2017 che sta per cominciare vedrà ai nastri di partenza i San Francisco Deltas, che in preseason hanno battuto 1-0 i San Jose Earthquakes dimostrando le loro intenzioni di fare sul serio per contendersi la vittoria finale all’esordio. Forse non molti lo sanno, ma la città di San Francisco, dodicesima città più popolosa degli Stati Uniti famosa per il Golden Gate Bridge, i suoi tram, il gay district più famoso al mondo e una delle chinatowns più grandi e radicate d’America, ha anche una soccer history degna di nota. In tono minore rispetto ad altre città e schiacciata dalle altre franchigie di sport più tradizionalmente a stelle e strisce, quali i San Francisco 49ers, istituzione della NFL, e i San Francisco Giants, pietra miliare del baseball, ma comunque degna di nota se non altro dal punto di vista storico. Dopo i San Francisco Greek-Americans, in questo appuntamento vi parliamo dei San Francisco Golden Gate Gales.
Nel 1967 sull’onda della cassa di risonanza avuta dalla finale di Coppa del Mondo Inghilterra-Germania del 1966, gli Stati Uniti si accingono ad organizzare dopo decenni un campionato di calcio professionistico. In realtà furono organizzate due leghe antagoniste, la NPSL, dichiarata fuorilegge e la USA che aveva invece incassato il beneplacito di USSF e FIFA. Nella realtà dei fatti fu la NPSL ad avere una struttura più organizzata mentre la USA, non sapendo come arginare in tempi brevi la concorrenza della lega rivale dovette, come aveva fatto qualche anno prima la International Soccer League, organizzare un campionato estivo composto di dodici gare nell’arco di due mesi chiedendo soccorso a dodici squadre estere, prevalentemente dalle isole britanniche.
La differenza tra la ISL e la USA fu che questa volta i club stranieri dovettero disputare il campionato sotto mentite spoglie, ovvero assumere nomi e blasoni creati per l’occasione. Ad ogni città fu assegnata una squadra spesso, ma non sempre, dando importanza alla composizione etnica della città per assicurarsi un maggiore successo in termini di pubblico. Per quei due mesi le squadre impegnate in questa competizione assunsero denominazioni e colori sociali a stelle e strisce. A recitare la parte dei San Francisco Golden Gate Gales, franchigia creata da un gruppo di investitori locali, vennero chiamati gli olandesi dell’ADO Den Haag.
La compagine olandese si stabilì al Kezar Stadium, complesso sportivo dove giocheranno anche i Deltas nel 2017 situato nel Golden Gate Park, al tempo con una capacità di 59942 spettatori e casa della locale squadra di football San Francisco 49ers. Venne assegnata alla Western Division assieme a Vancouver, Chicago, Houston, Dallas e Los Angeles. Il campionato dei Gales/Den Haag fu di tutto rispetto con un secondo posto nella propria Conference, non abbastanza per concorrere alla vincita del titolo in quanto passavano solo le prime classificate, frutto di cinque vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte, nonostante l’affluenza al botteghino non fu tra le più alte della lega, 5422 spettatori, peggio solo di Chicago, Dallas e Boston.
Henk Houwaart, divenuto poi popolare in Olanda e Belgio come calciatore ed allenatore, fu vice capocannoniere grazie ai suoi 9 centri stagionali dietro all’italiano Roberto Boninsegna dei Chicago Mustang/Cagliari. Bene anche Rene Pas con 6 marcature. Da ricordare anche la presenza in quell’avventura americana di un giovane Dick Advocaat, oggi allenatore di successo e fama internazionale. Purtroppo l’avventura del soccer professionista a San Francisco finì con l’estate del 1967, perché la proprietà, delusa dalla scarsa affluenza decise di fondersi con la società che controllava i Vancouver Royal Canadians, e chiese ed ottenne dalla NASL, appena nata dalla fusione delle due leghe rivali, di poter terminare le operazioni in quel di San Francisco.
di Dario Torrente
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