Mercato MLS, conti in rosso: si compra poco e si vende male

La finestra invernale del calciomercato europeo si è conclusa, sottotono, con una sessione che ha visto più movimenti giovanili piuttosto che importanti operazioni. Negli USA il mercato è ancora in pieno svolgimento. Come si vede dalla tabella, la MLS spende poco negli acquisti e ricava molto meno dalle cessioni.

Premettiamo che nella MLS esiste un contratto collettivo, ovvero i giocatori non sono sotto contratto direttamente con le squadre, ma con la Lega. E vi è il Salary Cap che può essere alleggerito solo dai Generation Adidas, Homegrown Players ed i Designed Players. Soffermandoci sul dato delle spese e delle entrate, il divario è enorme. Nonostante tanti calciatori vadano fuori i confini nazionali, si vende poco e forse pure male.

Sugli acquisti, dei 26,12 milioni di euro totali, la sola Atlanta ha speso circa la metà per portare a casa il paraguaiano Almiron dal Lanus. Si sono avuti tantissimi calciatori centroamericani (Houston in testa), che sono costati relativamente poco e l’acquisto di Nemanja Nikolic dal Legia Varsavia con destinazione Chicago, è costato altri 3,5milioni di euro.

Chicago prima di puntare su McCarty aveva ipotizzato il tedesco Bastian Schweinsteiger dal Manchester United, avendo avuto pure la disponibilità del ex Bayern al trasferimento. Però si parlava sempre di costo zero, così quando dal Manchester United hanno iniziato a chiedere qualcosa, la trattativa è definitivamente saltata. Quindi, come è sempre successo, non bisogna aspettarsi l’acquisto di un campione durante il contratto ma lo si prende piuttosto da svincolato. Lo stesso Giovinco fu preso da svincolato e poi messo sotto contratto con cifre iportanti.

Un caso a parte meritano i NYCFC perchè loro fanno arrivare in prestito i DP dalla casa madre del Manchester City in modo da non incidere nel budget. Il prestito è una forma poco utilizzata dalla lega americana, potrebbe tornare utile, però ha avuto effetti poco positivi nello sviluppo del soccer MLS.

Ricordiamo pure che quasi tutte le squadre hanno una squadra satellite in USL, in modo da far giocare le loro future leve e molte squadre preferiscono attingere da esse invece di comprare calciatori da fuori.

Nonostante questi dati però il soccer cresce, sia in visibilità con stadi pieni, sia in contratti televisivi e ricordando le parole di Dan Courtemanche: “Entro il 2022, la Mls sarà uno dei campionati più belli al mondo”.


Facebook Comments