MLS, Sebastian Giovinco: gli inizi di Atomic Ant

Da solo, nel tuo campo. Perché quello è il tuo campo. Quando la regolarità dei campetti in erba, perfettamente pettinati e quotidianamente bagnati lasciava spazio alla secchezza, alle zolle, ai sassi. E alla poesia. E lì che diventi calciatori, è lì che provi e riprovi le tue giocate fino a quando, dopo infinite sbucciature e litri di sangue persi, non ti escono. Fino a quando il sole non è stanco di guardarti e decide di lasciare spazio alla luna. E alle urla della nonna. E quando ci torni, poco prima di compiere 29 anni, i ricordi affiorano.

Sebastian Giovinco è nato a Torino e ha sempre vissuto a Beinasco, ma ha sangue calabrese nelle vene, quello di mammà. E appena può, torna a Catanzaro Lido. Lo ha fatto anche quest’anno: sfruttando le festività natalizie e la pausa del campionato MLS, si è recato per una passeggiato proprio nel campetto dove con il fratello minore Giuseppe e gli amici del quartiere giocava fino allo sfinimento. Senza pallone, ma con la stessa leggerezza di allora. Dove l’aria di mare ha aiutato a smaltire la delusione di una finale persa.

In estate, a pochi metri dal mare, Seba avrà divorato quel campo con il pallone tra i piedi. Oltre agli amori estivi, alla fidanzatina delle vacanze, agli amici che non mutano mai nonostante i mesi di forzata lontananza, per chi ama il calcio c’è un campo che non verrà mai dimenticato, e dei piccoli segni sulle ginocchia sono lì a fartelo ricordare qualora, per puro caso, te ne fossi scordato. Anche per Seba c’è, è quello in Via Murano. Dove la Formica Atomica è nata. E’ cresciuta. Dove tutto è partito. “Where everything started”.


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