Pirlo difende la MLS: “Chi pensa di camminare, sbaglia di grosso”

Dopo due stagioni con la maglia dei “citizens” di New York, Andrea Pirlo  ha voluto fare il resoconto della sua esperienza nel soccer statunitense.

Sin dal suo arrivo, il “Maestro”, è entrato sin da subito nel cuore dei tifosi sportivi della “Grande Mela”. Quest’anno i New York City hanno avuto una stagione molto positiva rispetto a quella passata (stagione d’esordio della franchigia n.d.r.). La compagine allenata da Patrick Vieira ha disputato un ottima regular season piazzandosi, al termine di essa, al secondo posto della Eastern Conference a soli tre punti dai Red Bulls ed ottenendo la qualificazione ai play-off. Play-off che, però, si sono rivelati deludenti sotto l’aspetto dei risultati. La semifinale contro i futuri finalisti della MLS Cup, Toronto FC, hanno messo in luce i limiti della squadra di Vieira che, nel doppio confronto contro i canadesi, è uscita dalla competizione subendo ben sette reti.

Andrea Pirlo e David Villa, entrambi New York City, poco prima del calcio di inizio del All-Star Game.

Se la stagione dei “Citizen” è terminata con un finale amaro, quella personale di Andrea Pirlo si è rivelata soddisfacente. In questa stagione, il “Maestro”, ha collezionato 33 presenze, fornito 6 assist e segnato una rete nella sfida allo Yankee Stadium contro i Philadelphia Union. Il gol, tanto per cambiare, è arrivato con la sua esecuzione preferita: il calcio di punizione. Le ottime prestazioni, e il grande calore che il pubblico gli riserva ad ogni partita, gli sono valse la convocazione ad uno degli eventi sportivi più attesi della stagione: l’All-Star Game, disputatosi a San Jose (California) nella casa degli Earthquakes contro l’Arsenal di Arsène Wenger.

Andrea Pirlo con alcuni giocatori dei New York Knicks. Da sinistra verso destra: Mindaugas Kuzminskas, Kristaps Porziņģis e Guillermo Hernangómez

La stagione 2017 è alle porte (il calcio d’inizio sarà dato il 3 marzo n.d.r.) e Pirlo ci racconta le esperienze vissute durante queste due stagioni nel calcio a stelle e strisce. “Ho imparato e continuo ad imparare tanto. Lo stile di vita è completamente diverso rispetto all’Italia. Anche il calcio qui è visto diversamente. Hai un approccio diverso alla partita più tranquillo ma quando arriva il momento di scendere in campo, non si scherza per niente. In campo si fa sul serio: se una pensa di farsi una passeggiata ha sbagliato posto“. Ma non c’è solo il calcio per il Campione del Mondo 2006: “New York è il centro del mondo. Un luogo che ti ispira in ogni angolo. Abito nel quartiere di Chelsea, in un’atmosfera unica. Visito molte gallerie d’arte, passione che mi ha trasmesso Ariedo Braida ai tempi del Milan. Ho visto dal vivo gli US Open di tennis e seguo le partite della NBA. Ho visitato il Madison Square Garden e ogni volta che vado a fare la spesa, vengo fermato dai tifosi per fare una foto. Si vive in un clima molto rilassato”.

Continuando con la sua lunga chiacchierata, Pirlo ci spiega come viene visto lo sport al di fuori del campo da gioco: “L’approccio degli americani allo sport è più rilassato rispetto all’Italia. Non ci sono giornali o trasmissioni TV dove ci si scanna a vicenda. Finisco la partita e sto in pace fino a quella seguente. Il calcio qui è in costante crescita. Ora è arrivato al terzo posto come sport praticato dietro basket e football americano” segno, questo, che l’avvento di campioni da Europa e Sudamerica che hanno ancora voglia di mettersi in mostra sta aiutando tutto il movimento calcistico statunitense.

Nonostante giochi dall’altra parte del mondo, i colpi milionari da parte delle squadre del campionato cinese hanno fatto eco nella terra di Zio Sam: “Non conosco il calcio in Cina ma so che qui non è possibile effettuare quel tipo di investimenti. Nel professionismo americano ci sono regole sui costi e ricavi: ad esempio il Salary Cap”.

Passando sull’ostico argomento del calciomercato, negli ultimi mesi il centrocampista tedesco della Juventus, Sami Khedira, è stato più volte accostato proprio alla squadra di Pirlo. Il centrocampista italiano, però, non sembra interessato a questioni fuori dal campo ed è già concentrato per la prossima stagione: “Non mi interesso del mercato, faccio il giocatore. Abbiamo una squadra molto competitiva, la prima ad aver raggiunto i play-off a soli due anni dalla nostra nascita. Ora cerchiamo di fare un passo avanti, tutto dipenderà dal nostro lavoro sul campo”.

Pirlo chiude la sua intervista con un pensiero alla nazionale e alla, strana, visione del C.T. Ventura sulla MLS: “Il calcio è uguale per tutti, la MLS è soltanto più lontana (geograficamente parlando). Tra me e Conte non c’erano segreti, l’Europeo non era una mia priorità, altrimenti sarei rimasto alla Juventus. Giovinco ha fatto bene a Toronto. Lo convocherei: la MLS non è diversa dal campionato cinese o belga, per dirne due dai quali sono stati pescati dei giocatori azzurri”.

Il 2017 sarà, con molta probabilità, l’ultima stagione da giocatore di Andrea Pirlo. I tifosi della MLS, e in particolar modo quelli di New York, posso ritenersi fortunati perché potranno ancora assistere alle magie di uno dei giocatori italiani, e mondiali, più forti di sempre. Noi non possiamo fare altro che attendere l’inizio della nuova stagione sperando che il Maestro possa regalarci nuove emozioni come ha fatto durante tutti questi anni con il pallone tra i piedi.


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