NASL e USL, ci siamo: si decide il futuro del calcio americano

La NASL è fallita; la USL è destinata a prendere il sopravvento e ad accogliere le società della defunta lega D2 del calcio americano. Lo abbiamo letto spesso e altrettanto abbiamo invitato alla calma perché la situazione da quelle parti, per quanto ingarbugliata e nebulosa, è più caotica di quanto si possa immaginare e per questo motivo aperta a qualsiasi scenario. La cessata attività dei New York Cosmos, società trainante della lega con il suo brand mondiale che ha chiuso i rapporti con impiegati e giocatori, ha inferto un colpo durissimo alle possibilità di sopravvivenza della NASL, ma non è detto. La realtà, che è l’unica cosa che conta, è che la USSF non ha ancora preso una decisione riguardo al futuro della piramide calcistica americana e quindi, fino a parola contraria, la NASL non è fallita e la USL non ha preso il suo posto alle spalle della MLS. L’attesa però sta per finire e secondo Empire of Soccer, una decisione verrà ufficializzata entro questa settimana. In caso contrario non sarebbe la prima volta di un rinvio.

L’ultima deadline è stata rivelata da un portavoce della federazione americana al sito newyorchese, ma già nello scorso dicembre la stessa non rispettò i termini fissati in metà mese spostando l’asticella all’anno nuovo. In ballo c’è la decisione di definire la struttura calcistica per la prossima stagione che all’anno 2016 vedeva la NASL come D2 e la USL come D3 per parametri raggiunti. La diaspora di società dalla NASL alla USL (Ottawa, Tampa Bay), il passaggio di Minnesota in MLS e il fallimento dei NY Cosmos, hanno messo in forte crisi tutto il panorama, ma a fronte di chi vedeva il collasso dell’intera lega nel giro di pochi giorni, nuovi investitori e proprietari coriacei (San Diego, Atlanta, Chicago, Las Vegas etc…) hanno ridato speranza alla NASL di poter proseguire nel proprio cammino. Sì, ma quale?

Un’ipotesi dei movimenti societari in caso di fallimento della NASL

Entrambe le leghe puntano allo status di D2 del calcio americano, ma difficilmente la federazione ammetterà lo status condiviso. Secondo fonti citate dallo stesso sito newyorchese, sembra che la NASL possa mantenere il proprio livello grazie a degli investimenti importanti che entro la fall season 2017 saranno operativi, mentre la USL – affiliata alla MLS in cui sono permesse le squadre B – si troverebbe di fronte a una montagna piuttosto alta da scalare, anche perché né una né l’altra al momento avrebbero tutti i requisiti a posto per completare la richiesta. Più semplice che si decida di non decidere, o meglio, di lasciare tutto com’è.

Molto, ancora una volta, dipenderà anche dal destino finale dei New York Cosmos. Secondo il Telegraph, infatti, la storica società newyorchese potrebbe essere acquistata dal proprietario di Mediacom, Rocco Commisso. Un interesse legato allo status di D2 della NASL.

Sempre che la NASL dimostri, come sta cercando di fare, di poter attirare investimenti e raggiungere mercati importanti per la sopravvivenza.


 

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