La Cina frena e pensa alla Salary Cap come in MLS
Dopo mesi di spese folli, la Chinese Super League è pronta a una brusca frenata. I 63 milioni spesi per strappare Oscar al Chelsea e i quaranta milioni di ingaggio proposti a Tevez da parte dello Shanghai Shenhua, potrebbero essere gli ultimi investimenti fragorosi del calcio cinese che ha attirato su di sé l’attenzione mondiale, anche troppo per i gusti dell’Amministrazione Generale dello Sport. Si pensa già a degli interventi precisi: Salary Cap, come in MLS, e limite massimo di spesa per i cartellini.
“Sarà introdotto un tetto ai salari e ai costi dei cartellini per controllare gli investimenti irrazionali – riporta il Financial Times -. Sarà introdotta una supervisione delle finanze dei club per contenere i prezzi dei giocatori all’interno di un limite razionale. Sono emerse alcune questioni e hanno generato un’attenzione diffusa, soprattutto per quanto riguarda gli acquisti di giocatori dall’esterno, con club che hanno bruciato soldi e giocatori stranieri che hanno ingaggi eccessivi – ha spiegato l’Amministrazione -. Giocatori e agenti che violeranno il regolamento, saranno severamente puniti”.
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