New York Cosmos in crisi: NASL pronta a chiudere

La NASL è pronta a chiudere i battenti. Ad Atlanta, Georgia, il board della lega si è riunito per discutere delle strategie future e capire come affrontare le numerose difficoltà economiche delle varie società impegnate, New York Cosmos per primi. Dai rumours che filtrano Oltreoceano il futuro è più nero che altro.

Si parla di chiusura della NASL con le squadre restanti che dovranno presentare un progetto di uscita per potersi iscrivere alla prossima stagione di USL che, come anticipato, dovrebbe guadagnare il titolo di D2 già a partire dalla prossima stagione. Nelle prossime ore si attendono sviluppi.

LA SITUAZIONE DEI NEW YORK COSMOS

L’head coach Giovanni Savarese festeggiato da Juan Arango e compagni per il terzo titolo di NASL conquistato poche settimane fa. Foto di festa biancoverde tra sorrisi, entusiasmo e passione. Dimenticate tutto, o quasi. Dalle parti del Bronx non è tutto oro ciò che luccica, anzi, la situazione reale dei New York Cosmos è più complicata di quanto si possa immaginare da fuori. La storica società americana è sicuramente la più influente per la NASL, la seconda divisione del soccer americano che sta attraversando un momento difficile e con un futuro incerto, ma adesso che lei stessa ha problemi di natura economica il futuro del baraccone è più complicato che mai. Senza i NY Cosmos la NASL non può esistere, ancora meno dopo i recenti addii di Ottawa Fury, Tampa Bay Rowdies e Minnesota United, con Fort Lauderdale Strikers e Rayo OKC in gravi difficoltà societarie.

I problemi dei Cosmos non sono del tutto imprevisti. Dopo la rinascita e a prescindere dalle vittorie ottenute sul campo, il seguito che la storica squadra ha portato con sé è minimo rispetto a quelli assicurati da New York Red Bulls e NYCFC in MLS. In quattro anni di vita le presenze allo stadio sono diminuite ogni anno e le poche migliaia di spettatori alle finali del campionato di NASL sono state un segnale chiaro e forte che qualcosa non va. Con poche entrate anche le risorse economiche per dipendenti e giocatori sono state tagliate, ma la situazione si è aggravata e rischia seriamente di superare il punto di non ritorno.

Al termine della stagione agonistica sono cominciati gli incontri societari tra Seamus O’Brien e Sela Sports, i principali investitori nella squadra. Risultato? Tagli al personale di circa 70%, soprattutto nel reparto di vendita dei biglietti. Non è una sorpresa però. Mentre Miami FC e altre società di NASL hanno iniziato a vendere i propri abbonamenti per la prossima stagione dal mese di settembre, a tutt’oggi in casa Cosmos non è previsto alcun piano per la prossima stagione, nemmeno in prelazione. Un campanello d’allarme fortissimo.

Più preoccupante ancora riguardo la salute delle casse societarie sono stati i primi pagamenti in ritardo degli stipendi. Si parla di qualche settimana, ma non era mai successo prima dalla rinascita con tanta continuità. Negli ultimi tre mesi questi ritardi sono diventati un problema e alcuni ancora oggi sono in attesa di essere pagati.

E adesso?

E’ chiaro che i New York Cosmos sono in difficoltà, ma non è chiara la strategia di galleggiamento o rilancio quindi è ancora presto per esporci su quel che sarà della società newyorchese e di riflesso della NASL. Prevale il pessimismo sul futuro societario, con il club in vendita che nella peggiore delle ipotesi si prepara a chiudere nella prossima stagione. C’è sempre la possibilità di scendere al terzo livello del calcio americano, che richiede per il momento meno spese di gestione, ma presto sapremo qualcosa di più.

Il 29 e 30 novembre, ad Atlanta, il consiglio della NASL si riunirà per discutere le varie situazioni in vista della stagione 2017. Si parlerà anche del futuro dei Cosmos e delle strategie da mettere in atto per evitare il collasso: “Aspettiamo le decisioni del board per agire di conseguenza” ha dichiarato il CEO dei Cosmos, Seamus O’Brien. Avendo perso tre squadre e con altre due almeno a forte rischio, la NASL potrebbe perdere lo status di D2 ed essere retrocessa a quello di D3. Un’ipotesi che non sarebbe gradita ai Cosmos stessi, ma tutto il resto è bloccato, dagli abbonamenti per la prossima stagione all’affitto dello stadio in cui giocare le partite casalinghe.

A breve ne sapremo delle belle, ma senza Cosmos la NASL cesserà di esistere, mentre la USL, là dove si sono trasferiti Rowdies e Fury, è pronta a guadagnare lo status di D2 già nel 2017.


 

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