USA, eletto Donald Trump: un presidente… calciatore

Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, il quarantacinquesimo della storia. Il candidato repubblicano ha conquistato la Casa Bianca superando i 270 elettori necessari per prendersi la poltrona presidenziale. Il mondo si è subito diviso per un risultato comunque considerato a sorpresa viste le premesse, e anche nel mondo social degli sportivi non sono mancati i messaggi di dissenso.

Seth Poppel/Yearbook Library
Seth Poppel/Yearbook Library

Lasciando stare le questioni politiche di cui è giusto che ci si occupi in altri spazi e siti, quello che non tutti sanno è che Donald Trump non è solo il prossimo presidente degli Stati Uniti o un imprenditore bilionario, oltre a un brand globale o una star dei reality televisivi. Donald Trump è stato uno sportivo, ha provato a cambiare anche questo mondo non riuscendoci spesso, ma soprattutto è stato un calciatore. Sì, l’uomo appassionato di baseball e football come ogni buon americano, ha provato anche le emozioni di giocare a calcio, anzi, al soccer, durante il suo periodo alla New York Military Academy. Ed era pure bravo, stando alle testimonianze dei suoi ex compagni.

Donald Trump era un’ala destra nella squadra della sua università e per una stagione ha stupito tutti per le sue qualità. Un’attitudine allo sport che lo ha portato a buoni risultati anche nel baseball e nel football: “Era un grande atleta, il migliore – ha commentato Ted Levine, un suo compagno di classe all’high school al Business Insider -. Avrebbe potuto giocare a livelli pro nel baseball, poteva fare quello che voleva. Anche a calcio era bravo, mentalmente e fisicamente era dotato. Giocava da ala destra ed era terribilmente bravo”.

trump-calcio-bianconero-dentroOggi il mondo del soccer è cambiato negli USA e sta ottenendo sempre maggiore seguito e consensi grazie allo sviluppo costante della MLS. Uno dei fattori trainanti è il coinvolgimento delle comunità latine con il loro calore, quelle protagoniste di alcune gaffes del neopresidente americano che a messicani, cubani e via dicendo non si è mai rapportato con troppo tatto e finezza. Qualcosa potrebbe cambiare, è ancora presto per dirlo e ci sono problemi più importanti. Intanto il mondo del calcio non ha proprio preso benissimo l’elezione, a partire da Brad Evans – centrocampista dei Seattle Sounders – che qualche mese fa dichiarò di rinunciare a qualsiasi stipendio pur di non vedere vincere Trump alle elezioni.

Più duro con i suoi connazionali l’ex difensore della nazionale USA, Jay DeMerit: “Sono sempre stato fiero di dire di essere del Wisconsin – ha twittato l’ex difensore dei Whitecaps -. Da stanotte, assolutamente no” commentando la vittoria di Trump nel suo stato. Sulla stessa lunghezza d’onda Clint Irwin, portiere di Toronto FC: “Questo è il risultato di un popolo non educato, ce lo meritiamo”.


 

Facebook Comments