MLS, la tassa di espansione è raddoppiata

La Major League Soccer – MLS è in grande crescita sotto tutti i punti di vista. Il campionato americano non è più un punto pensionistico per campioni in discesa, ma sta attirando sempre più spesso giocatori nel pieno della forza che credono molto nel progetto di sviluppo della lega, volendo farne parte attivamente per dare il proprio contributo. La crescita passa anche dalla espansione annunciata dal commissioner Don Garber, che porterà Atlanta United a diventare la ventunesima squadra iscritta già nel 2017, con Los Angeles FC e Minnesota United pronte a fare altrettanto nel 2018 e il progetto MLS di Beckham a Miami, un po’ più indietro, ma già programmato (clicca sulla foto per vedere la crescita). Obiettivo dunque 24 squadre presto, ma con l’idea tutt’altro che astratta di passare a 28 entro il 2024. E per gli altri quattro posti sono circa dodici le città interessate.

Difficile scegliere e tutti i progetti devono passare per forza di cose dal front office della MLS, l’unico responsabile delle scelte, ma c’è un problema che potrebbe fare selezione tra le cordate interessate: i costi da sostenere per la tassa di espansione, chiamiamola così, sono raddoppiati. Se il Los Angeles FC al momento dell’approvazione della propria richiesta spese circa 110 milioni di dollari, oggi gli investitori interessati devono mettere in conto di doverne investire almeno 200. Spese non sostenibili da tutti e che potrebbero portare a diverse rinunce tra i vari candidati.

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Il progetto più vicino alla realizzazione e quello al momento con più chance di entrare nella MLS alla prossima espansione, che va ricordato non è ancora stata annunciata ufficialmente, è quello dei Sacramento Republic. Gli investitori sono pronti e potenti e già partiti con le pratiche per la costruzione dello stadio di proprietà nella downtown cittadina, ma le sorprese sono all’ordine del giorno. Le altre sono note. Ci sono i San Antonio FC interessati, ma anche FC Cincinnati – la squadra con il pubblico più caldo in assoluto – e Detroit hanno espresso interesse. Poi San Diego, St Louis e chi più ne ha più ne metta, in un mondo dove tutto può accadere e anche molto in fretta.

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