MLS, NYCFC di Pirlo sfata il tabù derby e vola in testa
Due piccioni con una fava: domenica da favola per il New York City FC di Patrick Vieira che, dopo tutti i tentativi andati a vuoto con tanto di umiliante 0-7 del 21 maggio, ha vinto il primo Hudson River Derby della propria storia superando 2-0 i New York Red Bulls. Tre punti che sfatano un tabù ma valgono anche per prendersi la vetta nella Eastern Conference superando i Philadelphia Union. Soprattutto però, e questa è la notizia migliore, non è frutto della casualità.
Il 2-0 porta le firme di Harrison e Villa, due che davanti stanno facendo la differenza con tecnica e quantità. A sorpresa, proprio quando tutti davano per scontato un tracollo dopo quell’umiliazione nell’ultimo derby, il NYCFC è cresciuto. Fatto salva l’eliminazione dalla US Open Cup ad opera dei NY Cosmos, tanto per confermare la maledizione cittadina, i Blues hanno fatto gruppo intorno all’allenatore e ai suoi giocatori più rappresentativi. Pirlo ha aumentato i giri del suo motore una volta capito di non poter prendere parte a Euro 2016, dando anche una buona presenza fisica all’ottima e inconfondible tecnica in mezzo al campo. Il tutto favorito dal reintegro di Lampard, recuperato fisicamente e bravo a lasciarsi tutte le polemiche alle spalle segnando addirittura due gol.
La solidità del centrocampo ha migliorato la compattezza di squadra e di conseguenza le due fasi di gioco sfociate nelle tre vittorie consecutive contro Philadelphia, Seattle e appunto Red Bulls. Gli uomini copertina però almeno per il derby sono stati Villa e Harrison, soprattutto l’inglese che con un gol e un assist ha confermato tutte le proprie qualità in questa prima parte di stagione. Corsa, fisicità, senso tattico e dribbling lo hanno reso l’uomo in più in attacco per Vieira e partner ideale per una macchina da gol come Villa.
La vetta della Eastern Conference, con tutte le precauzioni del caso dovute al particolare calendario MLS, sono una piacevole conferma. Il NYCFC ha iniziato a fare sul serio e dopo un annetto di “vorrei, ma non posso” anche l’apporto delle sue stelle sta dando i suoi frutti.
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