Gol USA, 7 su 10 arrivano dalla MLS
Bistrattata, sottovalutata e molto spesso snobbata, la Major League Soccer ha già saputo prendersi la propria rivincita in questa Copa America Centenario. La semifinale raggiunta dagli USA dopo la vittoria 2-1 sull’Ecuador è una piccola rivincita per i calciatori della MLS, in primis su Klinsmann, da sempre scettico sui giocatori del campionato interno. Il trascinatore della USMNT è l’eterno Clint Dempsey, stella dei Sounders che davanti al pubblico di Seattle ha deciso anche il quarto di finale, ma non è stato il solo a brillare durante la competizione che ha permesso agli americani di arrivare ai primi quattro posti eguagliando il miglior piazzamento di sempre.
Al netto dell’espulsione, Jermaine Jones è stato un altro protagonista della cavalcata a stelle e strisce, ma anche Gyasi Zardes ha mostrato al mondo le proprie potenzialità e non è un caso che dall’Europa si siano mossi diversi osservatori per visionare l’attaccante dei Galaxy. A favore della MLS, però, ci sono i numeri che con la loro freddezza non possono essere smentiti. Da quando esiste la lega come la conosciamo, si parla del 1996, il 70% dei gol realizzati dalla nazionale USA è stato prodotto dai giocatori della Major League Soccer. Non ultimi, appunto, quelli di Dempsey e Zardes contro l’Ecuardor.
Dal 1996 sono 113 i gol messi a segno da giocatori militanti in MLS contro i 49 degli altri. In questa statistica pubblicata dai social della lega americana prima del quarto di finale, si nota come i Los Angeles Galaxy grazie a Zardes abbiano allungato in vetta alla speciale classifica fornendo 23 reti contro i 18 dei Quakes, i 15 di Columbus Crew e i 14, aggiornati all’ultima partita, dei Seattle Sounders. Proprio Dempsey ha realizzato la rete numero 14 in nazionale da giocatore di MLS superando Brian McBride. Lontano Donovan a quota 25. Mica male Klinsmann, no?
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