Copa America: i biglietti sono un flop

La Copa America Centenario che si sta disputando in questi giorni negli Stati Uniti è il più grande evento calcistico internazionale ospitato da Pasadena a Orlando dal mondiale del 1994. Un evento business lanciato in grande stile e che, secondo gli organizzatori, dovrebbe portare allo stadio più di due milioni di spettatori. Una stima fino a questo momento decisamente ottimistica.

CkYtb8VW0AAONIvSì perché qualcuno negli USA storce già il naso e, magari anche un po’ anticipando i tempi, parla di flop biglietti. Se le partite della nazionale di Klinsmann, così come quelle di Brasile, Argentina e Messico sono sempre contornate da un pubblico vivace, colorato e all’altezza del blasone del torneo, dall’altra ci sono partite minori dove lo scenario è al limite del desolante. A Costa Rica-Paraguay al Camping World Stadium di Orlando hanno assistito meno di 15mila persone, solo cinquemila in più a Seattle – uno degli stadi durante la stagione più pieni e caldi – per Haiti-Perù. Due esempi calzanti visto che le rispettive medie in MLS superano i 32mila spettatori per quanto riguarda la Florida, e 44mila per i Sounders.

Allora qual è il problema? Sicuramente il prezzo dei biglietti.

Come analizzato da “Calcio e Finanza” si parte da un prezzo minimo di 50 dollari per l’anello più alto fino ai 165 dollari vicino al campo, una cifra enorme di per sé e ancora più ingiustificabile, con tutto il rispetto, se si tratta di vedere Haiti, Costa Rica, Perù e via dicendo.

“I prezzi sono in linea con gli altri grandi eventi internazionali” hanno ribadito gli organizzatori, ma la realtà è ben diversa. A Euro 2016 che sta per partire in Francia ci sono biglietti in vendita anche a 28 dollari e solo dai quarti di finale si supereranno i 50 dollari per i livelli più a buon mercato. Confronto ancora più impietoso con la Copa America giocata e vinta dal Cile nel 2015.

Nonostante tutto questo gli USA si sono offerti di ospitare la Copa America ogni quattro anni dopo questa eccezione del Centenario. Nel 2019, però, si giocherà in Brasile e per essere presi in considerazione seriamente, la federazione dovrà rivedere la politica sui biglietti. Il flop altrimenti potrebbe condizionare un intero movimento in via di sviluppo.


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