Totti ai NY Cosmos: pro e contro
La riservatezza è d’obbligo in casa New York Cosmos, squadra di NASL che passata dalla gestione sicuramente spettacolare ma nei fatti inefficiente di Paul Kemsley a quella silenziosa ma concreta di Seamus O’ Brien e del suo vice Erik Stover, sono riusciti a tornare in campo dopo quasi tre decadi, vincendo due Soccer Bowl in tre anni ed una Supporters’ Cup onorando il loro passato sia a livello di spettacolo in campo e di trofei vinti che di giocatori internazionali messi sotto contratto.
Dopo il ritiro delle due stelle iberiche, Raul Gonzalez Blanco e Marcos Senna, la società newyorchese non è stata a guardare ingaggiando due giocatori di caratura internazione come Niko Kranjcar, nazionale croato ex Tottenham, e Juan Arango, leggenda vivente in Venezuela e protagonista in Europa con Maiorca e Gladbach. A questi due gioielli va aggiunto un discreto numero di americani e stranieri con esperienze in MLS e nelle rispettive nazionali come il salvadoregno Andre Flores, il boliviano Yasmani Duk e il keniota David Ochieng.
Ma una voce che pare però farsi concreta è il probabile arrivo di Francesco Totti, bandiera della Roma che in rotta con la società ed il proprio allenatore, potrebbe, alla scadenza del contratto con l’ A.S. Roma al termine del campionato 2015/2016, lasciare la società capitolina e l’Italia per terminare la carriera agonistica nei New York Cosmos. Il muro del silenzio dopo la notizia lanciata dall’Italia e rimbalzata in tutto il mondo è stato rotto dal tecnico dei Cosmos Giovanni Savarese:
“Ci sono stati dei dialoghi, questo è il massimo che posso dire. Chiunque vorrebbe Totti in squadra”.
Alla soglia dei 40 anni Totti potrebbe essere una scelta giusta? E la NASL potrebbe davvero accogliere il Pupone?
“L’età non è un’unità di misura secondo la quale prendere o no un giocatore – ha ricordato Savarese -, pensate a Marcos Senna. Lo scorso anno aveva 39 anni eppure ha dato tutto in campo ed è stato di grandissimo aiuto per la conquista del titolo. Infine penso che il nome dei Cosmos è conosciuto in tutto il mondo ed abbia una gran rilevanza, e ciò è dimostrato dal lavoro svolto in questi anni quando abbiamo riportato in vita la società. Siamo stati capaci di farci rispettare e l’essere riusciti a portare a New York Raul ha dimostrato chi siamo e cosa siamo in grado di fare. E’ bello essere presi sul serio in situazioni come queste”.
Alcuni addetti ai lavori ed anche parecchi detrattori della NASL e dei Cosmos hanno adotto il fallimento delle strategie di mercato dei newyorkesi allo scarso appeal (secondo loro) del marchio che sebbene internazionale è visto dai più come una reliquia del passato, e per via dello stadio che presenta un brutto campo in turf, cosa che in effetti può per alcuni giocatori, specie se in avanti con gli anni, essere un considerabile deterrente. Ultimo ma non ultimo, sempre secondo chi non vede di buon occhio né i Cosmos né la lega in cui militano, il basso livello di gioco della NASL, la scarsa affluenza e la mancanza di sponsor di rilievo e copertura mediatica degna di tale nome. Queste critiche alla squadra di Seamus O’ Brien ed alla lega di Bill Peterson sono state in larga parte smentite dai fatti. La Nasl è in grande crescita ed il livello di gioco espresso in campo lo dimostra, così come la presenza di investitori esteri come Maldini e Riccardo Silva, proprietari del Miami FC, la società spagnola del Rayo Vallecano che assieme ad alcuni soci locali ha creato il Rayo Oklahoma City, il consorzio brasiliano, del quale fa parte Ronaldo, che da due anni ha preso in mano le sorti degli storici Fort Lauderdale Strikers e ultimi ma non ultimi i Cosmos che sono di proprietà della Sela Sports, società promotrice di eventi sportivi con basi nella penisola arabica. In più non è solo New York a poter annoverare nella propria rosa giocatori di livello internazionale.
Altro dato da non trascurare è che da quest’anno la lega è finalmente riuscita ad ottenere contratti televisivi degni di tale nome. A parte la ONE World Sports che ha fatto da apripista accaparrandosi prima i diritti dei Cosmos e successivamente alcune partite della lega, da quest’anno sono presenti la storica CBS, emittente cristiana che fu tra le prime ad interessarsi del soccer negli Usa già nel lontano 1967, e il popolare network sportivo beIN Sports, che negli Usa trasmette Serie A, Liga e Ligue 1 ma anche la League Cup inglese, la Copa del Rey, il campionato russo e la seconda divisione inglese. In più, salvo Rayo OKC, Tampa Bay Rowdies, FC Edmonton e Minnesota United, con questi ultimi che molleranno la Nasl per la MLS nel 2018, tutte le altre squadre giocano in complessi sportivi da almeno 10000 spettatori, e considerando anche che le presenze allo stadio sono in costante aumento, presto i vari stadi che fanno da casa alle gesta sportive dei sodalizi Nasl potrebbero essere presto riempiti facilmente se il circolo virtuoso innescatosi negli ultimi anni continuerà a dare i suoi frutti. Francesco Totti arriverebbe in una New York come sempre assetata di vittorie coadiuvato da altre star quali Juan Arango e Niko Kranjcar più una serie di altri giocatori di talento quali Yasmani Duk, Jairo Arrieta, Dennis Sztela, Ruben Bover ed Andre Flores, solo per citarne alcuni, e motivato più che mai a chiudere la carriera col botto sfruttando la visibilità mondiale dei Cosmos che a loro volta si servirebbero dell’immagine del giocatore per acquisire ancora maggior visibilità in giornali e media e risolvere il problema della scarse presenze allo stadio, vero problema della società che nonostante il prodotto in campo ed alcuni nomi di punta ha totalizzato appena 8600 spettatori in due partite.
La sicurezza che il fuoriclasse italiano approdi a New York ancora non c’è visto che sicuramente fino all’ultimo ci sarà uno spiraglio di trattativa tra il giocatore ed i dirigenti della Roma. In più il Pupone è cercato anche dagli inglesi del Leicester City, sorpresa della EPL e dal Miami FC di Nesta. Chi la spunterà? Lo sapremo nelle prossime puntate.
Dario Torrente – This is Cosmos Country
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