Montreal-Toronto: più di un derby

Montreal Impact-Toronto FC. La Week 8 di MLS regala agli appassionati di soccer americano il derby canadese, una delle partite più sentite dai tifosi e non solo per questioni calcistiche. Lo Stade Saputo è pronto a vestirsi a festa, ci sarà il primo sold out stagionale con 20mila tifosi pronti a dichiarare la propria superiorità sugli spalti. In Italia la potremo ammirare su Eurosport dalle 22.

Non sarà uno spettacolo a tinta unita sugli spalti, anzi. Nel “derby della 401“, soprannome che deriva dall’autostrada che collega le due città (che in Quebec si trasforma in A20) e contestato dai francofoni che di tutto ciò che arriva dall’Ontario non ne vogliono sapere, è sempre presente un massiccio numero di tifosi in trasferta. Un fatto raro in MLS visto le grandi distanze da coprire, ma i circa 550km tra le due città più grandi del Canada sono una distanza sostenibile se paragonate con altre ben più proibitive.

“La rivalità c’è e si divaiosente – ci racconta Jon Gauthier, abbonato del Toronto FC -. C’è sempre stato dell’odio sportivo tra le due squadre e una grande rivalità. E’ una partita attesa da tutti”. Una rivalità che non nasce esclusivamente dal soccer, anzi. Montreal e Toronto sono le due città più grandi del Canada e rispecchiano la natura bilingue della nazione. Toronto è la metropoli più grande e il fulcro economico del Paese, Montreal è la capitale del Quebec, la regione francofona, che da sempre esprime il proprio sentimento di diversità anche attraverso rivendicazioni politiche di maggiore sovranità.

“Questa rivalità accesa si esprime anche negli scontri fra i club sportivi delle due città – ammette Gianni Cristiano che segue da vicino i Montreal Impact -. La più celebre è nell’hockey tra i Canadiens e i Maple Leafs, ma anche nel calcio, sport più praticato in Canada ormai da anni e in grande crescita, la rivalità si sta accendendo”.

La differenza sul campo sta anche negli investimenti. Se a Toronto si offrono contratti milionari ai giocatori come Giovinco, 35milioni di dollari circa in 5 anni, a Montreal l’approccio è più conservatore, ma non meno esigente. Negli anni si sono succeduti grandi giocatori come Di Vaio, Nesta, Corradi e l’arrivo di Drogba nella scorsa stagione, 11 partite 11 gol nel 2015, ha fatto fare un salto in avanti importante.

Georges ST Pierre UFCInfine, una curiosità che proprio Gianni ci segnala: per suonare la campana dopo ogni gol di Montreal, nel derby è stato chiamato Georges St-Pierre, atleta che gli appassionati di lotta UFC di tutto il mondo conoscono. Per questo onore, infatti, diverse personalità locali si succedono di partita in partita.

CENNI STORICI
I primi club a fronteggiarsi sono stati i Toronto Metros e il Montréal Olympique, entrambe ammesse nel 1971 alla NASL, il massimo campionato calcistico nordamericano di allora, dove giocava anche il Cosmos di Pelé e Chinaglia e il Los Angeles di Cruyff.
I primi incontri fra questi due club (Impact e Toronto FC) si sono disputati ufficialmente nel 2008 nel Campionato Canadese, competizione che laurea la migliore squadra del Canada e che dà accesso alla Champions League della Concacaf (l’equivalente UEFA ma per Nord e Centro America ed I Caraibi), dove l’Impact è arrivato in finale, sconfitto nel computo dell’andata e ritorno dal gigante messicano Club America nella scorsa edizione, dopo un pareggio storico per 1-1 nel mitico Stadio Azteca di Città del Messico.

IL BILANCIO
Nel corso degli anni non sono mancati risultati dalla portata clamorosa, come la vittoria di Toronto per 6-1 nel 2009 o la vittoria dell’Impact per 6-0 nel 2013. Il bilancio complessivo nei derby è nettamente in favore del Toronto FC, ma a lungo l’Impact ha giocato in una categoria inferiore. Se si considerano soltanto gli incontri disputati nella MLS il vantaggio di Toronto si attenua.


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