MLS, allarme rosso: troppe espulsioni
Meno spettacolo, meno gol, pochi contatti fisici. Qualcosa è cambiato nelle prime 4-5 settimane della MLS 2016 rispetto al passato, ma non solo dentro al campo. Nella week 5, dove il numero di gol se non fosse stato per l’exploit di Orlando contro i Timbers, ha toccato i minimi storici, sono arrivate quattro espulsioni tutte decisive.
Sedici espulsioni nelle prime quarantadue partite, qualcosa non va
Segnali negativi in tal senso si erano visti già dall’anticipo del venerdì durante New England Revolution-New York Red Bulls dove, dopo un gol al limite del regolamento – o meglio, del buon senso – con un uomo infortunato a terra a tenere in gioco l’attaccante, l’arbitro Geiger ha espulso Felipe Martins per un intervento deciso, ma sul pallone, rendendo proibitiva la rimonta degli uomini di Marsch.
Nel sabato non è andata meglio, almeno sotto il profilo dell’influenza della decisione sul risultato. Il Toronto FC di Giovinco, ma anche i Whitecaps di Vancouver, hanno dovuto affrontare le rispettive partite in dieci uomini per più di un’ora di gioco per le espulsioni di Cheyrou (Toronto FC, doppio giallo al 13′ per una gomitata) e Laba, rosso diretto al 28′ per i Whitecaps.
Con questi quattro cartellini rossi sono diventate 16 le espulsioni nelle prime 42 partite alle quali vanno aggiunte le squalifiche retroattive comminate dalla commissione disciplinare. Ventidue turni di stop su 42 giocati – riporta il TorontoSun – per una media del 52%..
Il taglio col passato è stato netto e volto a tutelare l’incolumità dei giocatori, ma così forse si sta esagerando e anche i diretti interessati, favoriti o sfavoriti dalla decisione in questione, hanno iniziato ad alzare la voce. Basterà? Certo è che il livello della classe arbitrale statunitense è ancora ben al di sotto della sufficienza. E della tolleranza dei tifosi.
In tal senso una spiegazione dall’altra della barricata è arrivata, seppur in via ufficiosa: “Servono più cartellini, non meno. L’errore era prima. Dobbiamo stoppare il gioco violento in prima battuta – ha riferito una fonte anonima della MLS -, poi far diminuire i falli tattici. Dobbiamo cambiare la cultura dei falli della lega e mi piacerebbe vedere giocatori che divertano il pubblico piuttosto che pensare a interventi duri o a tirare le magliette in mezzo al campo”. A dispetto del trend in crescita, comunque, non è la stagione più cattiva di MLS.
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