Wondolowski, Urruti, Beckerman: il triello sotto il sole del West

Ci siamo. Eccoci. L’ultimo fotogramma di una lunga pellicola, qual è la Regular Season, che deve regalare l’ultimo posto ai playoff sotto il sole della Western Conference. E siccome il pallone sa sempre quel che fa, nel “Nuovo West” non poteva che finire con un… triello. Ricordate “Il buono, il brutto e il cattivo”, Sergio Leone, Ennio Morricone e quello stallo alla messicana nel quale i tre protagonisti, il Biondo, Tuco Ramirez e Sentenza, si guardano prima di sparare il colpo decisivo e fare proprio il tesoro di Bill Carson?  Ecco, in MLS è proprio così: Chris Wondolowski di San José, Maximiliano Urruti di Dallas e Kyle Beckerman di Salt Lake City. Il triello dell’ultima giornata.

Gli Earthquakes hanno 43 punti e stesse vittorie come Dallas FC, ma hanno fatto più gol e quindi sono avanti; il Real Salt Lake insegue a un un punto di distanza. In questo triello a distanza, i primi attendono in casa Minnesota, i secondi, sempre tra le mura amiche, i Los Angeles Galaxy, i terzi Sporting Kansas City. Le tre franchigie sono pronte ad affidarsi ai propri uomini chiave. San José, come sempre, spera nella vena realizzativa di Chris Wondolowski, capitano, simbolo, numero 8, il 34enne che non smette mai di segnare e far sognare (sono 12 le reti stagionali); Dallas, dal canto suo, ha l’argentino Maximiliano Urruti, anche lui con 12 gol, anche lui decisivo per il gioco offensivo di coach Pareja; infine, RSL, che non ha un vero e proprio bomber (ci sono Rusnak, Plata e Movsisyan a quota 7), ma ha un’istituzione della MLS come Kyle Beckerman, capitano e simbolo della franchigia, il giocatore di movimento con più presenze della storia.

Chris, Max e Iron Man, il nuovo triello, sotto il sole del West. Con l’uomo con i dread che sogna il colpaccio. Del resto… “I tipi grossi come te mi piacciono perché quando cascano fanno tanto rumore…”


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