Cresciuto a calcio con i primi calci nel Riviere-des-Prairies e hockey su ghiaccio, Alessandro Riggi oggi è un calciatore professionista e gioca in USL, nei Phoenix Rising. Il nome tradisce le chiare origini italiane, il papà infatti oltrepassò l’Oceano Atlantico partendo da Ribera, Enna, Sicilia. Alessandro è un’ala classe 1993 che sa giocare senza problemi su entrambe le fasce. Passato da Montreal FC, l’ex squadra affiliata agli Impact, lo abbiamo raggiunto per una breve intervista.

Come ti trovi a Phoenix e che differenze ci sono rispetto a Montreal?
Mi trovo molto bene ai Rising e il livello di gioco è più elevato qui rispetto ai FC Montreal dove ho giocato la scorsa stagione.

Nei college si lavora tanto sulla fisicità a discapito della tecnica e della tattica: che differenze ci sono tra MLS e USL? Cincinnati ha raggiunto la semifinale di US Open Cup, ma il divario è ancora ampio?
Non ho mai giocato in MLS quindi non posso dire con esattezza quale sia la differenza tra le due leghe. Però mi sono allenato con la prima squadra degli Impact e non era così difficile. Però in MLS ha importanza l’aspetto mentale e si è più professionali rispetto alla USL. Il ritmo di gioco è più elevato e si ha quindi più velocità di gioco.

Giocare con Drogba che effetto fa?
Didier è un esempio da seguire, ma anche uno stimolo a migliorare. Ci dà consigli ogni giorno

In Italia hai sfiorato la Sampdoria…
Con i blucerchiati ho fatto solo un provino, però poi non sono rimasto. Quell’esperienza mi è piaciuta molto

Come vive un calciatore in USL la mancanza di promozioni e retrocessioni?
E’ strano che non ci siano, ma fa parte della struttura della lega

Per che squadra tifi?
Barcellona

La scorsa settimana, Alessandro, ha anche vinto il premio di gol della settimana dopo il pallonetto infilato in porta contro i Vancouver Whitecaps II


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