Ultras MLS: intervista alla True North Elite di Minnesota United

Portando avanti un progetto iniziato l’anno scorso con l’intervista alla Timbers Army, MLSsocceritalia.com vi porta alla scoperta delle tifoserie delle squadre del vostro campionato preferito. Per questa puntata ci siamo messi in contatto con la True North Elite (TNE), uno dei Supporters Group più grande del Minnesota United FC. Una realtà completamente nuova per tutti quella dei Loons, che si apprestano a giocare per la prima volta nella massima serie della piramide calcistica americana. Per raccontarla abbiamo chiacchierato in esclusvia con James Norungolo, co-presidente della TNE. (Click Here for the english version)

Per iniziare, presentati e introduci il tuo Supporters Club.
Ciao a tutti! Mi chiamo James Norungolo e faccio parte della True North Elite (TNE) dal 2016 dopo aver iniziato a tifare Minnesota United FC nel 2015. Al momento il mio ruolo nel club è quello di co-presidente per quanto riguarda i media e il “front office”. La TNE è una realtà giovane, fondata nel 2015. Nel nostro dna ci sono la gran parte degli aspetti positivi che contraddistinguono la cultura europea del tifo. Con ciò voglio sottolineare che siamo un gruppo con un immensa passione verso la nostra squadra ma che è aperto a tutti e rifiuta totalmente la violenza e la discriminazione. A noi non interessa chi tu sia, da dove vieni, se se un tifoso da tempo o se sei completamente nuovo del gioco. Chiunque voglia seguire e supportare lo United è il benvenuto. Per alcuni aspetti possiamo essere definiti Ultras: il nostro intento è quello di portare quel tipo di passione e di incutere timore nell’avversario durante i match. Quando però l’arbitro fischia la fine delle ostilità siamo felici di invitare anche i tifosi rivali a bere una birra assieme a noi.

Come vi preparate per le partite?
Come sapete noi e la squadra ci prepariamo a trascorre questa stagione al TCF Bank Stadium (l’impianto che ospita le partite di football dei Golden Gophers della University of Minnesota) ed è un’ottima sistemazione temporanea in attesa del nuovo stadio di proprietà. Così, mentre la squadra, i giocatori e lo staff lavorano per fare bene sul terreno di gioco, noi lavoriamo attivamente per creare la miglior “matchday atmosphere” possibile. Nei nostri piani c’è quello di instaurare un rapporto di collaborazione ufficiale con un pub nelle vicinanze dell’impianto e quello di capire come far posizionare la sezione di tifo all’interno dello stadio. Un altro nostro obiettivo primario è quello di continuare a far crescere il numero di iscritti al nostro gruppo. Visto che riceviamo ogni giorno domande da molta gente curiosa riguardo alla nostra realtà. Quando giochiamo in casa la TNE si ritrova nel pub di riferimento prima di marciare tutta compatta verso lo stadio. La “March to the Match” è una componente fondamentale della nostra filosofia: una sola voce, unità e con l’unico scopo di supportare i nostri beniamini.

Le distanze fra i team della lega sono enormi e difficilmente percorribili ogni settimana. Voi come Supporter Club seguite sempre i Loons nelle gare in trasferta?
Il nostro pub mostra tutte le partite in esterna di Minnesota perciò molti di noi si ritrovano lì per seguire le partite giocate lontano da Minneapolis-St.Paul. È una pratica che è sempre esistita. Nonostante le distanze siano ben più grandi da coprire rispetto a quelle che possono esserci nei campionati in Europa, alcune squadre avversarie si trovano ad alcune ore di macchina. Alcuni membri della TNE stanno già pianificando di “invadere” Kansas City, Colorado e Chicago e 150 di noi voleranno in settimana a Portland per la nostra prima partita della nostra storia in MLS contro i Timbers.

Sappiamo che ci sono altri Supporter Groups dello United in città. C’è una cooperazione, una partnership fra voi e loro oppure ognuno lavora “in proprio”?
Sì, ce ne sono alcuni. Fra tutti segnaliamo i Dark Clouds che sono di gran lunga i più longevi. La grande differenza fra i TNE e gli altri è l’approccio e il segno che intendiamo lasciare ma alla fine dei conti l’obiettivo è il medesimo: il successo della squadra dentro e fuori dal campo. Al TCF Bank Stadium tutti i Supporter Groups occuperanno lo stesso settore e questo ci porterà alla cooperazione vocale durante le gare interne.

Minnesota è una delle novità della MLS: quali pensi saranno le rivalità tra la vostra squadra e le altre franchigie?
Sporting KC sarà sicuramente in cima alla lista. Siamo abbastanza vicini per permettere ai fans di entrambe di imbarcarsi nei match fuori casa. Giochiamo nella stessa Conference e ci sono già dei precedenti dato che ci siamo scontrati nella US Open Cup due volte negli ultimi tre anni. Un’altra rivalità geograficamente possibile è quella con i Chicago Fire. Purtroppo ci scontreremo poco con loro dato che competono nella Eastern Conference ma confidiamo nel fatto di averli in futuro “dalla nostra parte” delle standings. Altre rivalità? Beh, aspettiamo di vedere chi fra le altre squadre affonderà uno o due tackle ben assestati e poi ne potremo riparlare.

Atlanta United è l’altra nuova franchigia della MLS ma, rispetto a voi, è stata maggiormente pubblicizzata. Come vi sentite o vi siete sentiti riguardo a ciò?
Lo dico con molta semplicità: Atlanta ha avuto molto più tempo per iniziare a costruire una realtà competitiva per la Major League Soccer. Noi abbiamo avuto la squadra che fino a ottobre scorso competeva in un altro campionato. Abbiamo dovuto adattarci in pochissimo tempo a questo enorme cambiamento. Il team della Georgia ha poi suscitato interesse per quanto riguarda le firme dei propri Designated Players e l’assunzione del Tata Martino come allenatore. Noi confidiamo nel nostro coach Adrian Heath che è riuscito ad assemblare un gruppo in grado di competere anche ad alto livello. E poi sono ottimista sul fatto che, alla somma dei conti, conta più il risultato finale piuttosto che ciò che dicono la stampa e le apparenze.

Qual è la vostra opinione in merito alle nuove divise di gioco? Preferivate quelle della passata stagione?
Sempre per il discorso sopra citato, sia noi che il Club che l’Adidas abbiamo avuto poco tempo per lavorare al meglio. Questo può aver inciso sullo sviluppo del design delle maglie ma crediamo che il prodotto finale sia comunque interessante. E poi noi siamo convinti di avere il miglior stemma di tutta la Lega. Non importa la bellezza o meno della maglia, noi tifiamo il simbolo che portiamo sul petto.

Un nuovo stadio di proprietà è all’orizzonte. Dove verrà costruito? Quanto è in fermento la città in merito a questo importantissimo traguardo?
I lavori al nuovo impianto inizieranno la prossima primavera. Sarà situato nella cosiddetta Midway, la zona che divide le città di Minneapolis e St. Paul. Tutta la comunità è in fibrillazione e vi basta dare un’occhiata ai rendering per capire di cosa stiamo parlando. La nostra nuova casa diventerà uno degli impianti più belli di tutto il Nord America. Il progetto prevederà la costruzione di un settore (la South Stand) interamente dedicato ai Supporter Clubs e che non presenterà seggiolini, bensì “safe standings” sul modello degli stadi della Bundesliga. A detta della squadra e degli avversari, la nostra esperienza di tifo è sempre stata molto sentita e prorompente anche nella NASL. Immaginatevela in MLS e in uno stadio come quello che ci ospiterà a breve (foto)!

Cerca di convincere i lettori di MLSsocceritalia.com sul perché scegliere di venire a vedere Minnesota United al TCF Bank Stadium/nuovo stadio in costruzione piuttosto che un’altra squadra della MLS.
Chi segue la MLS penserà ai Loons come una squadra “nuova” ma la nostra storia ha origini molto più indietro nel tempo a partire dai Minnesota Thunder di inizio anni 90. Siamo tornati al massimo livello del calcio americano 30 anni dopo i Minnesota Kicks. Il nostro capitolo al TCF sarà qualcosa di passeggero ma sarà il preludio di ciò che saremo una volta entrati nella nostra nuova “casa”. Abbiamo un gruppo di calciatori provenienti da tutto il mondo che giocano il gioco più bello del mondo, un società che si interessa alla comunità e una comunità che supporta a gran voce la società e il progetto. Abbiamo tifosi appassionatissimi, una città meravigliosa e uno stadio nel cuore della metropoli. Cosa volete di più?

Qual è la tua personale previsione per la stagione che ci apprestiamo a vivere?
Sarà il primo anno in un campionato competitivo e cosparso di giocatori di caratura internazionale. Credo che la chiave per noi sarà la velocità con cui riusciranno i giocatori ad amalgamarsi e ad adattarsi all’idea di gioco del nostro allenatore. Se riusciremo a limitare gli errori difensivi e quindi concedere pochi gol agli avversari avremo una chance di chiudere il campionato con un “record” rispettabile. Attendiamo la finestra di mercato per rinforzarci maggiormente, limare le lacune ancora presenti in alcuni reparti, e speriamo di lottare per l’ultimo posto disponibile a Ovest per i Playoff. Non penso che Minnesota sia ancora un team da postseason ma sono certo che, nonostante sia la stagione inaugurale, non finiremo ultimi in graduatoria.

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