Killer De Jong: ecco cosa rischia

Che Nigel De Jong non fosse un tenerone in campo lo si sapeva da tempo. Quando c’è da farsi sentire o mettere la gamba in un contrasto l’olandese non si è mai tirato indietro. Anche per questa sua grinta si è conquistato i gradi di capitano dei Los Angeles Galaxy in sole tre settimane, complici anche le assenze, ma contro i Portland Timbers ha esagerato e adesso ha tutti contro.

Nagbe De jongAl 73′ nel match tra LA e Portland, l’ex Milan ha commesso un fallaccio su Darlington Nagbe: piede a martello sulla tibia e avversario costretto a lasciare lo stadio in sedia a rotelle per l’impossibilità di appoggiare il piede per terra. Per De Jong è arrivato solo un cartellino giallo, un’anomalia vista la pioggia di espulsioni delle prime cinque settimane. Ma di sicuro non è finita qui, non in MLS.

In Italia, come in gran parte dei campionati, De Jong visto il giallo “conquistato” sul campo avrebbe scampato la squalifica. Ma l’olandese, recidivo per un intervento che ha ricordato molto l’entrata killer su Xabi Alonso nel 2010, nel campionato americano rischia ugualmente lo stop della commissione disciplinare. Una sorta di prova tv che a seconda dei casi aggrava o alleggerisce le posizioni dei giocatori e risolve le situazioni più delicate. Sulla gravità dell’eventuale squalifica non ci si può sbilanciare.

Dall’inizio del torneo sono già sei gli interventi disciplinari oltre al 90′ e la particolarità è che se De Jong dovesse essere squalificato per il brutto intervento su Nagbe, per i Timbers sarebbe la terza volta dopo lo stop forzato a Martinez (RSL) per un fallo sullo stesso Nagbe e Brek Shea (ORL) dopo il giallo preso per un intervento su Asprilla trasformato successivamente in rosso. Una sorta di persecuzione che non aiuta Portland: “Espellere i giocatori dopo non ci aiuta granché” ha sbuffato coach Caleb Porter.


Facebook Comments