Kakà avvisa l’Europa: “La MLS non è facile, bisogna dare tutto”

La MLS è un campionato sottovalutato. Non può competere con il livello dei grandi tornei europei, certo, ma chi la considera al pari di una Lega Pro italiana o equivalente europea, si sbaglia di grosso. Lo dimostrano i fatti e le difficoltà incontrate da un campione come Pirlo, ma anche l’adattamento al rilento di giocatori che in Serie A e in Europa hanno collezionato presenze come Nocerino, Gerrard e tanti altri. A ribadire il concetto espresso dal Maestro, ci ha pensato Ricardo Kakà che ha voluto ribadire ai tanti colleghi che dal Vecchio Continente stanno iniziando a guardare la MLS con un occhio diverso (come ci aveva già dichiarato a settembre, video).

“Certe volte i giocatori che vengono dai campionati europei pensando che venire a giocare qui sia facile – ha spiegato la stella di Orlando City -. Questa è la sfida che i ragazzi devono capire. Non è così facile giocare in MLS, ed è la cosa che ho detto subito appena arrivato qui, è difficile. La fisicità degli atleti è impressionante e ogni partita è una sfida fisicamente difficile. Per chi come me ha giocato ad alti livelli in Europa è difficile non cadere nel tranello – spiega Kakà a ESPN -, ma quando vieni in MLS devi dare il 100% per poter avere dei buoni risultati”.

Il 2017 sarebbe dovuto essere l’ultimo anno a Orlando per l’ex Pallone d’Oro, ma qualcosa potrebbe cambiare. “Ciò che ho detto a fine stagione 2016 è stato frainteso, non ho già deciso di lasciare la MLS e Orlando. Non mi precludo la possibilità di rinnovare, anzi, mi piacerebbe restare qui anche la prossima stagione”. Molto dipenderà dai risultati dei Lions che nelle prime due stagioni non sono stati esaltanti: “Abbiamo vinto solo 21 partite su 68. E’ troppo poco per una squadra che vuole qualificarsi ai playoff e un giorno vincere la MLS Cup. Vogliamo crescere e vincere di più, questo sarà il nostro terzo anno e non avremo più scuse”.


 

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