Griezmann in MLS: Natale a New York. E il futuro?

Antoine Griezmann in “Natale a New York”. No, non l’ennesimo cinepanettone ormai scaduto; neanche una recensione stroncapellicole natalizia. No, no, niente di tutto ciò, tranquilli. Anche se un film sulla vita de le Petit Diable non sarebbe male! Griezmann, quello che dalla Francia è stato prima snobbato e poi idolatrato. Nessun club, nessuno, ha voluto questo piccolo funambolo del pallone che sogna l’America.

L’America calcistica la trova in Spagna, a San Sebastian, con la Real Sociedad che decide di dargli un’opportunità dopo averlo visto in azione contro il Paris Saint-Germain nel 2005. Qui si fa le ossa nelle giovanili e inizia a risplendere in prima squadra, fino ad arrivare a quel gol in rovesciata nel preliminare di Champions League contro il Lione. Uno di quei club che non si era accorto di lui…

Poi il resto è ancor più noto: Atletico Madrid, finale di Champions persa, finale europea persa con quella Francia che, una volta scoperta, non ha potuto fare a meno del suo talento, e il terzo posto nell’ultima edizione del Pallone d’Oro. E ora? Ora viene il bello: sembra pronto a spiccare il volo, lasciando i Colchoneros per lo United, dove José Mourinho sogna di affiancarlo a Ibra. 70 milioni di euro e via.

No al PSG, no all’Italia, troppo povera al momento per pagare quello che diventerebbe il Piccolo Diavolo. E l’America? Può attendere: la ama, ama l’NBA, adora tutto degli States. Ma il calcio è ancora piccolo per la grandezze de le Petit Diable. E’ presto, ma la MLS ci sarà sicuramente nel suo futuro, lo ha dichiarato apertamente. Per ora si gode le vacanze nella Grande Mela, immortalandosi felice come un bambino sul parquet del Madison Square Garden al fianco di Derrick Rose (un altro che ha una vita da film) con in mano la maglia dei Knicks. Poi, il ritorno a Madrid, magari Manchester e… chissà, che camminando per Broadway non appari un cartello luminoso che catturi l’occhio con scritto “Antoine Griezmann in ‘The Little Devil, il ritorno‘”. Sicuramente meglio di Boldi o De Sica…


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